Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa: Elodie alla prova del cinema
Recensione di Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, con protagonista la cantante Elodie.
Presentato nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2022, Ti mangio il cuore è la storia di due famiglie, i Malatesta e i Camporeale, da sempre rivali, che presto si troveranno ad affrontare l’ennesima resa dei conti, molto probabilmente l’ultima. Nel mezzo tra le due famiglie si trova Marilena, la donna più bella del paese, sposata col boss latitante dei Camporeale, che intraprende una relazione con l’erede del boss dei Malatesta. Un amore impossibile, che porterà inevitabilmente ad un ulteriore scontro tra le due famiglie e a conseguenti versamenti di sangue e morte.
In Ti mangio il cuore l’uso del bianco e nero, quasi elegante, spegne i bellissimi colori delle terre pugliesi, protagoniste insieme a Marilena ed Andrea di questa storia d’amore e vendetta. L’uso di questa fotografia sfumata nel grigio vuole forse un po’ distrarre dai cliché già visti nel lungo filone di genere che dopo Gomorra ha invaso le sale e la serialità televisiva italiana. Cliché che però, in fin dei conti, si fanno perdonare perché alla storia ci si appassiona (anche se puoi immaginare già dall’inizio come andrà a finire).
Se il libro da cui è tratta la storia nasce come inchiesta sulla mafia nelle terre del Gargano, l’attenzione di Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa è tutta per Elodie, al suo debutto come attrice in una pellicola cinematografica. Affiancata al suo esordio da un cast di tutto rispetto (menzione speciale per Lidia Vitale e Tommaso Ragno nei panni dei Malatesta senior), possiamo dire che la scommessa è vinta, pur con qualche riserva: il ruolo è stato adattato perfettamente non solo alla sua figura estetica, estremamente centrale nel film, ma anche alla sua immagine pubblica (la donna padrona del proprio corpo e l’attenzione verso la comunità LGBTQI+ sono solo due esempi) tanto da far passare in secondo piano tutto il resto.