Star Wars: Gli Ultimi Jedi, la Disney dà “una nuova speranza” alla Saga
Attenzione: contiene spoiler!
Nell’ottobre 2012 la Disney ha acquistato la Lucas Film per 4,06 miliardi di dollari. Un investimento notevole, il quale, però, dopo poco più di 5 anni, è già stato colmato dagli incassi al botteghino mondiale ottenuti dalla “somma” di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, il precedente Star Wars: Il risveglio della forza e il primo degli spin-off Rogue One: A Star Wars Story. Bel colpo!
E la mano della Disney inizia a farsi sempre più grande ed evidente proprio nell’ultimo Star Wars: Gli Ultimi Jedi. Il cambio di passo, su alcuni livelli, è piuttosto evidente. Tanto che il l’ottavo episodio ha diviso come mai in precedenza i milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Credo si possa parlare, per certi versi, della fine di “un’epoca”, quella di George Lucas, quella dello Star Wars per come lo abbiamo conosciuto e amato sin da bambini.
“Conosco una sola verità: il tempo della fine dei Jedi è giunto” afferma Luke Skywalker rivolgendosi a Rey. Star Wars: Gli Ultimi Jedi è davvero gli ultimi scampoli di quelle Guerre Stellari iniziate nel 1977. A molti fan, che scontenti hanno storto il naso e alzato la voce, Star Wars: Gli Ultimi Jedi è apparso come una galassia lontana lontana rispetto agli episodi precedenti. In parte è così, in parte credo si stia esagerando. Da che mondo è mondo, nel cinema comandano le produzioni. Ora al timone c’è la Disney, e che piaccia o meno, la rotta (non solo del Millennium Falcon) è destinata a cambiare. In peggio? Non è detto. Anzi, dal mio modesto punto di vista, si può solo migliorare. E ve lo dico senza tanti giri di parole: a me Star Wars: Gli Ultimi Jedi è piaciuto. E parecchio, anche. Anzi, credo proprio che sia il migliore Star Wars fatto dal 1999, anno d’inizio della Trilogia prequel (Episodi I-II-III) diretta da un confuso George Lucas, episodi che, soprattutto a ripensarci col beneficio del tempo che passa, sono stati uno più terribile dell’altro.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi ha dei difetti e più pecche che spiccano, ma ha l’ardore di una nuova Forza, il coraggio di osare e proporre novità in una saga che stava rasentando l’implosione, invecchiando guardandosi allo specchio di un passato glorioso. Lo ammetto: l’inizio di Star Wars: Gli Ultimi Jedi con la gag radiofonica tra Poe Dameron e il Generale Hux mi ha dato i brividi. Un effetto Balle Spaziali che mi ha ghiacciato il sangue, presagio al peggio del peggio. Poi l’allarme è rientrato, e tranne qualche altra battutina comica qua e là (si pensi all’addestramento di Rey con la foglietta di palma impugnata da Luke Skywalker), il resto del film è stato un crescendo di elementi positivi, divertimento, puro spettacolo.
Certo, è comoda l’abitudine, anche visiva, anche cinematografica. La novità è tale se disturba, se divide, e Rian Johnson (Looper) ha rischiato molto. Il nuovo lo si può accettare e accogliere facendo un passo in avanti o rifiutare in toto facendo un passo indietro. Credo che Star Wars: Gli Ultimi Jedi, nel fare lui in primis il passo più lungo della gamba, meriti che gli si vada incontro. La saga si fa meno avventura e più fantasy, con momenti e personaggi (si pensi alle bellissime volpi di cristallo o ai cavalli/leoni con gli orecchioni su cui galoppano Kelly Marie Tran e John Boyega che, per come è posta la mdp a pelo d’animale, ricordano il dragone Falkor de La storia infinita) che “odorano” di Signore degli Anelli e Harry Potter. “Espedienti” con i quali Star Wars: Gli Ultimi Jedi cerca di ampliare il suo pubblico. E ci riesce.
Il film ha almeno un paio di battaglie lunghe e memorabili (lascia senza parole la già famosa sospensione d’audio di dieci secondi), grandiose e coinvolgenti, così come delle sequenze che lasciano il segno (quella delle bombe con la militante cinese, il volo superwomaniano di Leia attraverso lo spazio colmo di detriti come in Gravity, lo scontro finale tutti contro uno tra l’armata a tutto fuoco di Kylo Ren e un Luke Skywalker che non fa una piega). Ma non solo. Star Wars: Gli Ultimi Jedi ci consegna un personaggio “minore” che passa alla storia: Poe Dameron, interpretato da un Oscar Isaac davvero da premio Oscar. Ma soprattutto, e inaspettatamente viste le brutte premesse dell’episodio VII, il personaggio più complesso psicologicamente della saga sin dagli esordi: Kylo Ren, interpretato da un convincente e preciso Adam Driver, è l’incarnazione della lotta tra Bene e Male, racchiudendo in sé l’Alfa e l’Omega di tutto Star Wars. E quella trovata, mai vista prima, così spiazzante inizialmente e così potente ad ogni ripresa successiva, del dialogo “a distanza”, come in una sorta di trance telepatico-visiva con Rey, con cui condivide un potere (forse un segreto? forse un sentimento?) furibondo e (in)domabile.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi è, come afferma Dameron pensando alla Resistenza, “la scintilla che appiccherà il fuoco che brucerà il Primo Ordine”. Ecco, il “primo” Star Wars è stato colpito e sta già bruciando. Ma come una fenice è già risorto, portando con sé una insperata nuova speranza che vale la pena seguire. Ancora. E il nastro si riavvia, come ci dimostra quello scugnizzo figlio di nessuno che guarda alle stelle un po’ come lo spazzacamin Cam Caminì e un po’ come il piccolo Luke dell’episodio I. La storia si mischia e la saga continua…
Concordo più o meno anche se io storco più il naso per due motivi: gli animaletti del bip che appaiono ogni tre per due, che a mio avviso sono già preventivati come futuri gadget dalla Disney. E il volo superwomaniano è stata per me la scena più brutta del film, ma proprio ributtante! Però si almeno un po’ di merito rispetto a quella copia del 7…
Sì i Porg sono una “porgata”, sono i minions di turno ma senza alcun ruolo narrativo, messi lì come attrazione decorativa (e commerciale).
La scena del folle volo di Leia non ho detto che è bella, ma che, nel bene o nel male, lascia il segno e rimane impressa.
concordo sulla recensione.
Ci si aspettava qualcosa di nuovo ed è arrivato.
Si è voluto tagliare i ponti col vecchio. Finalmente come nella guerra delle due rose tra i jedi e i sith ha vinto il codice grigio. (per riferimenti cercate nell’universo espanso) E se i Tudor erano imparentati con entrambe le fazioni, qui probabilmente si replica l’idea.
Buona la recitazione del cast.
Unico appunto Finn sembra sempre un personaggio minore.
Buona la fotografia.
Alcune scene memorabili, per me, come lo scontro nella sala di Snoke e la battaglia sul pianeta di sale.
Immagini molto StarWars Style.
Altre che potevano essere evitate.
Nonostatnte piaccia a pochi la missione sul pianeta casinò ha il suo motivo all’interno della narrazione.
Concludo che stiamo decisamente migliorando nonostante la mano disneyana che a tratti penalizza e penalizzera le scelte narrative
Nel complesso mi pare che siamo d’accordo su varie cose.
A me la sequenza sul pianeta casinò è piaciuta, mi ha divertito, è un “diversivo”.
Concordo anche su Finn, continua a rimanere un personaggio “marginale” nonostante il bacio con la cinese.
—- spoiler alert —-
Concordo abbastanza.
Capisco comunque la delusione del fan puro, quello che si veste da Obi Wan e fa la fila per l’anteprima. Aprire il film con una scena da Balle Spaziali può destabilizzare anche il più fiducioso dei fanatici… e indisporre per l’intera visione successiva. Qualche attenzione in più sull’inzio del film non avrebbe guastato.
Però in generale credo che le tante influenze (dalla Disney alla Cina) abbiano sortito un effetto buono, la saga ha nuova linfa e un tono a volte irriguardoso, ma che ci può stare. Non prendiamoci troppo sul serio, è solo intrattenimento! lo potrebbe dire Benicio Del Toro 😉
Certo rimane qualche sbavatura, almeno per le mie idee. La principessa Leia che risorge e vola nello spazio è una ca****a pazzesca…
Detto questo: ok forse il migliore episodio dell’epoca moderna.
Sì, sull’inizio siamo tutti d’accordo. Lo spiazzamento è totale e rischia di indisporre davvero molto lo spettatore.
Su Leia che vola nello spazio c’è da cavarsi gli occhi, almeno in un primo momento. Però è una scena che sa lasciare il segno, e questo credo sia l’intento del regista. Inoltre potrebbe avere sviluppi futuri, considerando che ora sappiamo che la Forza non è più un’esclusiva di pochi eletti, ma è nella Natura, “nell’aria”, a disposizione di tutti. E anche Leia, che non l’aveva mai usata, adesso può farlo per salvarsi.
capisco, magari puo’ dare spunti su nuove aggiunte nella Forza, vista cosi…pero a me non è proprio piaciuta. Un personaggio che trovo veramente un cattivo da fumetti e fastidioso e inutile fino alla nausea è il generale Hux
Il generale Hux è veramente una figura da fumetti , un cattivo ridicolo, se non fosse che è in grado di distruggee il mondo e mettere a morte chiunque non credo possa esistere in realtà ma solo in guerre stellari…. Ah mi suggeriscono dalla regia di sostituire Hux e mettere Kim Jong Un.
Il risultato non cambia.
Quando la realtà supera la fiction.
ahahahah sì è vero, potrebbero essere interscambiabili 🙂