Rogue One – A Star Wars Story: ecco perchè non mi è piaciuto. [spoiler]
N.B.: tutto quello che leggerete è scritto a malincuore.
Correva l’anno 1977 quando nelle sale di tutto il mondo uscì il primo Star Wars, passato poi alla storia come Star Wars IV – Una nuova speranza. A 40 anni di distanza, dopo la trilogia originale (IV, V e VI), la trilogia prequel (I-II-III) e il recentissimo Episodio VII – Il risveglio della Forza (che inaugura la trilogia sequel), come in un vecchia vhs il nastro torna a riavvolgersi con Rogue One: A Star Wars Story. Primo film della già etichettata serie “Star Wars Anthology”, ossia una collezione di film a sé stanti ambientati nell’universo di Guerre Stellari, questa strana forma di spin-off si colloca poco prima de Una nuova speranza. È quindi sì un satellite a se stante, ma allo stesso tempo non troppo lontano dalla nota orbita narrativa originaria.
Ora la domanda è: c’era davvero bisogno di Rogue One? Le eminenze grigie del merchandising cinematografico più grande della storia del cinema non possono che dirci a gran voce SÌ! E come dargli torto. Il dinero è il dinero e i fan sono sempre pronti a mettere mano al portafoglio per sostenere la saga che ha ipnotizzato generazioni di spettatori. Su questo, quindi, potremmo chiudere il pezzo qui. Perché col dio Denaro non si discute. I fan, però, hanno delle aspettative e non sono facili al perdono se traditi nel vivo. Così è stato per Il risveglio della Forza, che ha fatto storcere più nasi che battere le mani, poiché evidente calco pressoché perfetto proprio del primissimo film del 1977.
Ecco allora Rogue One, che si presenta come film perfettamente funzionale alla grande causa. Da un lato, infatti, sostiene con determinazione il business stellare del capolavoro di George Lucas, dall’altro, inserendosi con un piede solo sulla linea narrativa ‘classica’, ha l’agio di configurarsi come un battitore libero, con un passo libero e sciolto, non (troppo) curante di raffronti o inchini di fronte ai pilastri della Saga. Rogue One è quindi principalmente un film furbo, sin dalle sue premesse, sin dalle sue intenzioni. E non intendo fare un processo alle intenzioni, né tantomeno alla furbizia di sceneggiatori e produttori. È l’ennesima, e non ultima, bandierina da piantare tra un film ‘ufficiale’ e l’altro. Insomma, un gigantesco specchietto delle allodole. Che sono arrivate in massa in sala, me compreso.
Ma al di là delle statistiche, dei conti, dei fan, della goliardia generale che ammanta ogni nuova uscita, Rogue One ha del contenuto? La critica di mezzo mondo, critica italiana (online in particolare!) compresa, lo ha osannato come un’opera che a sorpresa ha sbalordito tutti. Ora io sarò impopolare e vi sembrerò (il solito?) bastian contrario. Ma a me il film, pur buono nel suo complesso, non mi ha per nulla entusiasmato né convinto, anzi non mi è proprio piaciuto se vado mettere sui piatti di una bilancia pro e contro. Non c’è un personaggio memorabile (non mi venite a dire che K-2SO o lo Jedi cieco Chirrut Îmwe vi hanno colpito!), non c’è una sequenza spettacolare che valga il prezzo del biglietto (neppure forzando la mano la “scena dell’ascensore” con i due protagonisti o le sciabolate di Darth Vader incazzato nero hanno il potere di salvare la baracca). Così come non venite a dirmi che vi si è stretto il cuore sul finale rivedendo una tiratissima (in digitale) principessa Leia. Inoltre Rogue One non ha né i volti giusti, su tutti quello della bella coniglietta Felicity Jones e quello dell’anonimo Diego Luna, né alcun divo di calibro (il tenebroso Mads Mikkelsen non vale la candela).
Giunto quindi ai titoli di coda, mi è preso un certo sconforto, e una certa di tristezza. Perché ho l’impressione che la serie di Star Wars, che ho amato alla follia, abbia fatto il suo tempo. Che anche le ‘germinazioni’ più o meno libere e ibride lasciano oramai il tempo che trovano. L’idea è stata spremuta, di succo buono ne è uscito molto in 40 anni di saga (o forse saghe sarebbe meglio dire), ma dalla buccia, si sa, pur spremendo con Forza, alla lunga esce ben poco.
Concordo su tutto. Ho letto recensioni e sono andata al cinema ottimista. A caldo mi è piaciuto:specialmente per le citazioni e le scene di raccordo con Ep IV , emozionanti. Il cameo di Leila mi ha colpita in positivo ( non mi aspettavo di vederla in volto). Le fugaci apparizioni ma ben gestite di DD8 e 3BO e un Lord Veder meraviglioso. Ma col senno di poi…tutto cambia…mi è rimasto un senso di incompiuto, di vuoto tremendo.. di amarezza nel vedere tanti personaggi sprecati sul finale. Il messaggio è potente, la nostalgia garantita, ma continuo ad rimanere alienata da un Tarkin più videoludico che reale (se sotituivano l’attore per me sarebbe stato meglio) e da una potenzialità di personaggi non approfonditi e non del tutto in parte. È lo stesso problema di SW VII, immagini ed effetti speciali meravigliosi, ma sceneggiatura e personaggi che rimangono in superficie. Il cinema fantasy sta diventando sempre più uno spettacolo visivamente esplosivo ma povero di contenuti, dialoghi e approfondimenti di Capolavori Epici, come la Storia Infinita, Ladyhawke e la Trilogia Originale di Star Wars appunto. Quanto mi mancano i film così…dove epica romanticismo avventura e filosofia si mixavano in maniera perfetta, dando vita a personaggi memorabili e profondi : (
Rogue One abbaglia ma nulla mi ha lasciato a parte amarezza….
Il tuo è un punto di vista molto interessante perchè vi entra in gioco il senno di poi e la nostalgia. Io invece subito a fine film sono rimasto con in mano un pugno di mosche. Inoltre, e suona strano dirlo, mi fa piacere trovare qualcuno a cui non sia piaciuto (siamo in pochi in circolazione)!
Sono assolutamente d’accordo con la recensione! Finalmente trovo un giudizio diverso rispetto alla stragrande maggioranza! A me il film ha deluso…troppo! Sono convintissima che di questo spin off se poteva fare a meno,ce ne erano di argomenti molto più interessanti e avvincenti da usare come spin off…ma questo,non ne valeva proprio la pena! Personaggi dimenticabili,una Felicity Jones mono espressiva seppur carina di aspetto,un bravo Donnie Yen,forse l’unico che valeva la pena di approfondire come personaggio! La gente vede Vader fare qualche moina con la spada e con lo strangolamento e subito eiacula in un esterismo infantile!Non basta il signore dei sith per sfornare un capolavoro (come parecchi hanno addirittura scritto!) .La forza è mancata e se manca la protagonista indiscussa di una saga che per 40 anni si è differenziata da altre saghe, proprio grazie ad essa,non può prendere il nome di “Star Wars”!
Siamo sostanzialmente d’accordo. grazie del tuo commento.
credo che si tratti di un filler e come tale non ci si debba aspettare nulla se non dare un volto e un nome a quei (volutamente anonimi ) soldati che permisero secondo la leggenda di portare i piani della prima morte nera in salvo e farli arrivare a Luke eccetera eccetera.
Film largamente spoilerato già nei titoli iniziali del 4 capitolo che per me è il primo visto che non considero degni di nota i numeri 123.
Quindi non aggiunge ne togile nulla alla saga.
credo che tutto ciò che “esula” della “retta via” della Saga originaria possa essere largamente evitabile. Questo film, come altri che ne verranno, sono secondo me evitabilissimi.
si madietro c’è la lunga mano della Disney quindi ne verranno un all’anno come da loro tradizione ahinoi
hai detto bene, ahinoi!