Padre Pio di Abel Ferrara: recensione film con Shia LaBeouf

Recensione di Padre Pio di Abel Ferrara.

padre pio di abel ferraraScritta da Vanessa Forte.

È stato presentato in concorso alle Giornate degli Autori di Venezia 79 Padre Pio, il nuovo attesissimo film di Abel Ferrara che, dopo aver basato la sceneggiatura scritta a quattro mani con Maurizio Braucci sulle lettere redatte dal Santo, ha girato completamente il film a Monte Sant’Angelo in Puglia.

Alla fine della Grande Guerra il popolo di San Giovanni Rotondo, paesino del Gargano, è dominato da Chiesa e latifondisti. È proprio qui che Padre Pio si stabilisce in un convento di cappuccini. Il futuro santo farà da filo conduttore tra le vite delle tante persone sfruttate e senza diritti che, durante il Biennio Rosso, per cambiare il loro status quo, voteranno alle elezioni membri del partito socialista. La vittoria porterà, durante il corteo elettorale, ad una strage compiuta da militari e fascisti alleati dei proprietari terrieri. Questo darà il via non solo ad un funesto futuro ma anche al misticismo di Pio, determinato a portare su di sé il peso del dolore altrui.

Per chiunque conosca anche solo superficialmente il lavoro di Abel Ferrara, era facile prevedere che Padre Pio non sarebbe stato semplicemente un film sulla vita del santo di Pietralcina. Il film, infatti, è una profonda riflessione sulla sofferenza umana declinata dal punto di vista religioso, politico e sociale.
Non per niente, tutti i tormenti che Padre Pio sopporta per essere degno del regno dei cieli fanno da contraltare a quelli del popolo vessato dai proprietari terrieri, fino ad arrivare, nel loro culmine, al massacro e alle stigmate. Essenziale per questo è stata la forza con cui l’attore protagonista, Shia LaBeouf, è riuscito a trasmettere l’immagine di un personaggio così intenso ma anche controverso.

Sebbene non privo di difetti, Padre Pio può dunque essere riconosciuto come uno dei lavori meglio riusciti della maturità artistica del regista americano, il cui intento appare chiaro: occorre conoscere e comprendere il passato per poter costruire un futuro privo degli stessi errori. È purtroppo palese, infatti, che in ogni tempo a pagare il prezzo della storia sono sempre i più deboli. Ma è anche altrettanto chiaro che non abbiamo ancora imparato la lezione.

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