Nos femmes: uomini sull’orlo di una crisi di nervi.
Nos femmes di Richard Berry è un nuovo kammerpiel comico di derivazione teatrale intriso di humor e istrionismo francese. Una commedia per tutti, per ridere e fare una piccola riflessione su ciò che è lecito o meno in un’amicizia.
Aaaaa le donne! Quante volte avete pensato: “Se continua, la strozzo!”. Ecco, Simon (Thierry Lhermitte), preso da una scatto d’ira e gelosia, strangola la bella fidanzata e corre dai due amiconi di una vita, Max (Richard Berry) e Paul (Daniel Auteuil). Alla confessione segue il tentativo di farseli complici, orchestrando una versione inattaccabile da consegnare alla polizia. Ma Max e Paul non ci stanno a mentire…
L’amicizia alla prova del fuoco, dunque. Cosa siamo disposti a fare per il nostro miglior amico? Siamo pronti a mentire anche nel caso più disperato e tragico? Nos femmes conferma la già comprovata capacità del cinema francese, per di più di derivazione teatrale (Richard Berry con l’omonima pièce ha spopolato al Théâtre de Paris per 5 mesi), in brillanti commedie “entre les murs”. Come dimenticare, su tutte, lo spassoso La cena dei cretini? In Nos femmes l’atmosfera è più nera, e in una sorta di carnage polanskiano va in scena la messa in discussione di un’amicizia “secolare”. Il crimine compiuto da Simon apre il vaso di pandora dei non-detti di un’amicizia all’apparenza inattaccabile. Quell’amicizia che è tema assai rodato nel cinema francese: Quasi amici (2011), Il mio migliore amico (Patrice Leconte, 2006), Le Prénom. Ma sono decine i titoli che potremmo citare.
Come ne Le Prénom, la scintilla genera un incendio di accuse e confessioni a ruota libera, dove ciascuno sputa in faccia all’altro ciò che non gli ha mai detto. Nos femmes funziona grazie alla bravura dei suoi interpreti. Spicca su tutti l’istrionica prova di Daniel Auteuil, che come su un palcoscenico mostra tutta la sua maestria in monologhi di spassosa isteria.