Mio fratello rincorre i dinosauri: recensione libro di Giacomo Mazzariol
Recensione del libro Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol.
“Siamo fatti diversi e la diversità a volte può essere un gran vantaggio.”
Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol è un libro sul valore della diversità. Poi è anche un libro sulla famiglia, sul rapporto tra fratelli, sulla disabilità. Ma in primis e primariamente è un libro sulla ricchezza della diversità.
Dico “libro” e non “romanzo” volontariamente. Perché siamo di fronte a qualcosa che di fiction, ma anche di romanzato, ha ben poco. Mio fratello rincorre i dinosauri è un’opera di “situazioni”, privo di una vera e propria narrazione. È un libro-fiume di confessioni e crescita personale, che solo di riflesso ha i connotati di un romanzo di formazione. Giacomo racconta di sé, della sua famiglia, della sua vita a scuola e di come gli cambia la vita quando nasce Giovanni. Il fratello minore all’inizio è il suo orgoglio, il suo supereroe tutto speciale e tutto personale. Poi però, col passare del tempo, Giacomo comprende che Giovanni è diverso dagli altri: ha un cromosoma in più. E questo, agli occhi del mondo, non lo rende migliore. Ben presto diventa lo scoglio contro cui incappa ogni giorno, l’ostacolo alla sua libertà, le sabbie mobili che non gli permettono di essere se stesso. Poi un giorno, capisce che l’ombra è in realtà la luce, che il retro della medaglia è abbagliante, che il diverso è in realtà un valore aggiunto. E lì tutto cambia.
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Mio fratello rincorre i dinosauri scorre via fluidissimo, in una girandola di situazioni quotidiane che ci arrivano dritte al cuore. Certo, in vari passaggi Mazzariol cede alla banalità (del bene), e questo toglie smalto al suo racconto, ma non compromette la qualità spirituale dell’opera. Che, senza cedere a boriosa retorica o inutile buonismo, ci fa bene all’anima. E di questo ogni tanto c’è (davvero) bisogno.
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