L’immensità di Emanuele Crialese: recensione
Recensione di L’immensità di Emanuele Crialese.
Erano undici anni che Emanuele Crialese non faceva un film. Troppi. L’attesa era tanta, l’aspettativa anche. L’immensità purtroppo non è il film che ci aspettavamo. Troppo leggero, troppo delicato, troppo poco disperato per arrivare con incisività allo spettatore. Poteva essere un film immenso, appunto, è invece rimane una cosa piccola piccola.
Emanuele Crialese ha vinto qualcosa con ogni suo film precedente: Respiro vinse la Semaine de la critique a Cannes 2002, Nuovomondo il Leone d’Argento a Venezia 2006, Terraferma il Gran Premio della Giuria a Venezia 2011. L’immensità blocca questa catena di successi ed è doloroso se pensiamo che il film è in larga parte autobiografico, perché racconta del desiderio di transizione dal genere femminile a quello maschile affrontato proprio dal regista, che con questa opera ha fatto un vero e proprio coming out. Una tematica così personale che, per assurdo, appartiene al film cinematograficamente meno personale del regista romano.
L’immensità, presentato in concorso a Venezia 79, non affonda mai il colpo al cuore della vicenda, rimane sempre in punta di piedi, perdendo un po’ anche il suo baricentro dietro al personaggio di Penelope Cruz che, proprio come Valeria Golino in Respiro, è l’ennesima mamma matta (ma stavolta senza un apparente e vero motivo). I passaggi onirici e immaginifici non mancano, ma restano per lo più confinati alla canzone Prisencolinensinainciusol del duetto tra Adriano Celentano e Raffaella Carrà, che ricorre fin troppe volte.
L’immensità manca quindi di coraggio, e anche di trovate estetiche, per rimanere attaccato alla sensibilità di chi guarda. Ma soprattutto è un’occasione persa per fare luce e dare risalto ad una tematica che il cinema italiano non aveva ancora affrontato di petto, e il punto di vista di una ragazzina aveva tutte le potenzialità per spingerci a riflettere con forza, rispetto e serietà.
ed ecco un film, una serie migliorerà una persona e la sua consapevolezza …