Glass: M. Night Shyamalan chiude la trilogia dei supereroi
Recensione di Glass di M. Night Shyamalan.
Scritto da Pietro Braccio.
Era il 2000 quando M. Night Shyamalan firmò il suo atipico film sui supereroi: Unbreakable – Il predestinato con protagonisti Bruce Willis e Samuel L. Jackson. Nel 2017, dopo una serie di flop di pubblico e critica, il regista è tornato a stupirci con Split, con un sorprendente James McAvoy nei panni di un criminale con personalità multiple. All’annuncio di Shyamalan di voler realizzare un unico sequel per entrambi i film (con il twist ending di Split), l’idea ci è apparsa tanto bizzarra quanto stuzzicante, viste le premesse e l’apprezzamento generale ottenuto dai due film precedenti.
Se l’idea aveva del geniale, non lo è stato però il risultato finale. Infatti, sia durante la visione sia giunti al termine della pellicola, Glass lascia un certo amaro in bocca, complici probabilmente anche delle aspettative un po’ troppo alte. Glass è un film d’intrattenimento nel complesso riuscito e con vari (s)punti d’interesse, ma la visione non risulta né affascinante come quella di Unbreakable né entusiasmante come quella di Split.
Negli ultimi anni siamo stati inondati da film di supereroi (Marvel e DC in primis) che, più o meno riusciti, hanno tutti la stessa struttura di base. Con la creazione del suo personale universo, Shyamalan si è sforzato di ri-scrivere la forma del cinecomic moderno dando una propria visione, davvero unica e personale, e questo è senza dubbio un punto a favore. Nonostante questo, sembra mancare qualcosa a questo singolare mondo creato e condiviso da Shyamalan, e questo terzo capitolo, che ci aspettavamo come un abbagliante fuoco d’artificio, è purtroppo il più debole.
Forse, però, ci siamo abituati male in questi ultimi anni. Come mai non riusciamo a godere appieno del lavoro di Shyamalan ma riusciamo a nominare Black Panther (ri-leggi la recensione) come miglior film agli Oscar? Una domanda che rimane aperta e che ci dà la possibilità, col beneficio del tempo che passa, di apprezzare tra qualche anno a dovere anche Glass.