Titane di Julia Ducournau: il corpo (martoriato e difforme) del cinema

Un’opera che lascia sconcertati, basiti, anche senza parole. Di certo, però, non ci lascia indifferenti, suscita in noi emozioni contrastanti, ora positive e ora negative, ora viene da applaudire e ora da abbandonare la poltroncina. Qualcosa di mai visto prima, o comunque qualcosa di libero, anarchico, sfacciato.
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