Capri – Revolution di Mario Martone: noi crescevamo
Recensione di Capri – Revolution di Mario Martone.
A guardarli bene, Noi credevamo, Il giovane favoloso e Capri – Revolution, ruotano tutti intorno al concetto di rivoluzione, e ogni rivoluzione porta con sé la propria valenza politica. Inaspettatamente, quindi, Capri-Revolution è un film politico. Un film sulla tolleranza, l’integrazione, il progresso, con l’eterna dialettica tra scienza e spiritualità, tradizione e rinnovamento. E come ogni rivoluzione è, a suo modo, il “romanzo di formazione” di un’ideologia, un pezzo di Storia, un’idea che si fa azione.
Capri – Revolution veicola tutto questo tramite Lucia, nome di eco manzoniana, che trasforma la propria ribellione non in odio (come troppo spesso è accaduto e accade nella Storia), bensì in amore, in vita, in slancio decisionale che è il compimento e l’inizio di ogni vera rivoluzione. Una pastorella di Capri che scopre se stessa a contatto con un gruppo di “pionieristici” hippie dei primi del Novecento, fino ad abbandonare le false e disturbanti certezze della vita nella quale ha sempre vissuto. Così accade a lei e così è accaduto ai rivoluzionari di Noi credevamo e a quel Giovane Favoloso del Leopardi.
Lucia (interpretata dalla bravissima Marianna Fontana) ha essa stessa qualcosa di leopardiano, ricordandoci gli “interlocutori” de La Natura e l’Islandese o il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Il dialogo con una natura aspra e incantevole, soffocante e paradisiaca, è il punto di partenza della sua crescita e del sua second chance personale, spirituale, morale. E lo stesso mare, il Mediterraneo, mare nostrum e mostrum, testimone del Tempo, di tante avventure e disgrazie, è allo stesso tempo simbolo di arcaicità e luogo di rinnovamento.
Capri – Revolution, dietro un’abbagliante fotografia e una colonna sonora “autoctona” quando diegetica ed elettronica quando extradiegetica, è attraversato da correnti contenutistiche forti, stratificate, compresenti ma mai in contrasto, consegnandoci una storia piccola che aspira ad un grande come quell’America verso la quale naviga, decisa e intrepida, la protagonista del film.