Ben is back: il grande ritorno di Julia Roberts

Recensione di Ben is back, film con Julia Roberts e Lucas Edges.

ben is back con julia roberts e lucas edgesBen is back. Ben è tornato. Il concetto di ritorno porta sempre con sé quelli di passato e di presente. Di un passato che non ci abbandona mai, che ci segue dovunque andiamo, che, anche se crediamo di aver chiuso con lui, lui non ha chiuso con noi. Di un presente che rischia d’essere sconvolto da un’epifania inaspettata, mandando in frantumi anni di certezze e tranquillità costruiti con pazienza e precisione, come una casa messa su mattone dopo mattone. Il ritorno, quindi, il più delle volte è un vento fortissimo che rischia d’abbattere tutto.

Premio Speciale della Giuria all’ultima Festa del Cinema di Roma, Ben is back ruota intorno a questo tema centrale e lo lega a doppio filo ad un altro fantasma (del passato) che non scompare mai dalla vita di chi lo ha incontrato: la droga. Un male pesante, che colpisce ancor di più quando le sue conseguenze sono uno tsunami che ricade sulla famiglia, e in questo caso su una madre disposta a tutto per chi è sangue del suo sangue, anche se avvelenato nel tempo.
Ben is back è un dramma intenso che, al netto di tutta una serie di eccessi della sceneggiatura, arriva forte e chiaro allo spettatore, volontariamente deciso a uscire di sala con un po’ di magone. Una vicenda che si fa ancor più terribile perché ambientata alla vigilia di Natale, alle porte della festività che non nega una seconda possibilità a nessuno e il calore di un abbraccio al “figliol prodigo” che ha già fatto soffrire tutti.

Il regista Peter Hedges ha sempre avuto nelle sue corde sceneggiature incentrate sul tema della famiglia e dei figli, su tutti l’indimenticabile Buon compleanno Mr. Grape. Il tema gli sta a cuore, e lo si vede anche in Ben is Back, il quale però, forse per innata insicurezza su un tema alquanto tosto, cerca di suffragare alcuni avvenimenti ricorrendo ad auto-giustificazioni non necessarie che sconfinano in auto-commiserazioni francamente evitabili. I dialoghi hanno passaggi non motivati, così come il plot (s)cade nel “troppo” in più di una sequenza (come quella al cimitero o quella in cui Julia Roberts vomita fuori dall’automobile). Purgato di queste ridondanze, Ben is back è un buon film, e questo grazie alle due ottime prove di Julia Roberts e Lucas Hedges. La prima, dopo una serie di film negli ultimi anni che ne hanno un po’ offuscato il talento, ci ricorda di che pasta è fatta. Nei panni di una madre coraggio e fiducia, dolorosa e addolorata, pur con qualche manierismo di troppo (inevitabile e innato nella sua recitazione), sa arrivare dritta a chi guarda, in un personaggio forte, combattuto, specchio di tante mamme che farebbero di tutto per i propri “pezzi ‘e core”. Il secondo, classe 1996, si conferma uno dei maggiori talenti del cinema americano. Già impressionante in Manchester by the sea (ma anche in Tre Manifesti a Ebbing, Missouri), Lucas Hedges, figlio del regista, confeziona una prova importante, che, dietro a quel volto serio e all’apparenza impenetrabile, palesa un’abilità interpretativa traboccante di sentimenti.

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