Alice e il sindaco di Nicolas Pariser: recensione film francese
Recensione di Alice e il sindaco di Nicolas Pariser, film disponibile su Amazon Prime Video.
“Sono anni che non penso più”.
Il potere delle idee, le idee al potere. Si può fare politica con la testa vuota, andando avanti per inerzia, come una macchina senza benzina su una strada leggermente inclinata? Il sindaco Paul Theraneau (Fabrice Luchini) è arrivato ad un punto morto: non riesce più a riflettere. Per dargli nuova verve, il suo staff gli affianca Alice (Anais Demoustier), una giovane filosofa che avrà il compito di stimolarlo. E dopo alcune iniziali incertezze, la mossa pare funzionare.
Insieme a La Belle Epoque e Grandi bugie tra amici, Alice e il sindaco (disponibile su Amazon Prime Video) è una delle commedie francesi più riuscite degli ultimi anni. Tipicamente francese nella sua inarrestabile verbosità, l’opera scorre via velocissima e piacevolissima, strappandoci mirate e goduriose risate, ma anche solleticando il nostro intelletto. Ecco, anche in questo Alice e il sindaco è una comedie francaise nel più alto dei suoi significati: mescolare intelligenza e ironia come solo un grande alchimista delle emozioni sa fare.
La riflessione sulla politica è arguta, puntuale, senza sconti e mai scontata, pur senza mai calcare la mano o stonare in eccessi. Una politica che, come palesa il risvolto amaro della commedia, ha il potere di fare e disfare tutto da un giorno all’altro, da un momento all’altro. Pure sulla strada del successo, se il vento cambia nelle alte sfere, non si può che obbedire, anche a costo di sacrificare il buono seminato fino a quel momento.
Alice e il sindaco è affidato a due interpreti in forma smagliante, che fanno della misura il proprio punto di forza. Fabrice Luchini, non plus ultra della commedia francese da vari anni a questa parte, ricama una performance dove sono i dettagli delle sue espressioni facciali e del modo di portare la voce a fare la differenza, dando sostanza ad un “tipo” che si fa “personaggio”. Anais Demoustier, bellissima, dietro uno sguardo da dolce cerbiatta, regala una prova di grande umiltà, precisione, da attrice navigata.
Film godevolissimo. Tra i suoi pregi la lucida descrizione del Partito Socialista francese che non è più un partito di operai, ma di intellettuali. Ambiziosi, bizzosi e permalosi intellettuali.
Sì hai ragione. Riesce ad essere molto ancorato alla realtà attuale.