10 curiosità sul film Barry Lyndon di Stanley Kubrick
10 curiosità sul film Barry Lyndon di Stanley Kubrick.
Barry Lyndon è forse il film storico in costume più famoso e importante della storia del cinema. E non è un caso che a dirigerlo sia stato il regista per eccellenza quando pensiamo alla settima arte: Stanley Kubrick. Siamo di fronte ad un film grandioso, imponente, folle per molti versi. Come potete capire da questa lista di 10 curiosità:
1 – Kubrick presentò alla Warner Bros un soggetto in cui nomi, luoghi e date erano stati cambiati per timore che qualcuno potesse rubargli la storia.
2 – La sceneggiatura del film è pronta in 4 mesi, quindi in tempi piuttosto brevi per gli standard di Kubrick. Pur modificando e inventando alcuni episodi, segue sostanzialmente la linea cronologica generale del romanzo di William Thackeray. E la semplifica. Kubrick infatti riduce la durata del periodo storico evocato, concentra personaggi e azioni, fa sparire alcuni episodi “a incastro” e introduce qualche ellissi narrativa.
3 – Kubrick aveva l’intera collezione delle opere di Thackeray nella sua libreria di casa, ma dovette leggere altri libri svariate volte prima di arrivare a Barry Lyndon, che gli offrì l’opportunità di fare una delle cose in cui il cinema, a detta sua, riesce meglio di qualunque altra forma d’arte: presentare una vicenda a sfondo storico.
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4 – Creò un vastissimo archivio iconografico di disegni e dipinti presi dai libri d’arte. Gli servirono come punto di riferimento per tutto quello che dovevano creare: vestiti, suppellettili, arnesi, strutture architettoniche. Questa fase di pre-produzione durò 1 anno.
5 – Nell’archivio fotografico, come raccontato anche dallo scenografo Ken Adam, vi figuravano quadri di artisti come Hogarth, Gainsborough, Constable, Reynolds, Zoffany. Le loro opere vengono “riproposte” in varie scene del film.
6 – Kubrick cercò location e castelli a non più di 30 km dalla sua casa di Londra. Niente infatti fu girato in studio o ricostruito: tutti gli interni e tutti gli esterni sono veri e appartengono a 4 dimore signorili.
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7 – Kubrick ricercò anche veri abiti d’epoca per i modelli dei costumi. Su questo aspetto la costumista premio Oscar, Milena Canonero, ha detto: “Abbiamo realizzato tutti i costumi per conto nostro, anche le uniformi, anche le ghette, anche i cappelli… È una cosa abbastanza insolita e lo era ancor di più a metà anni Settanta. A quell’epoca Danilo Donati era l’unico a mettere in piedi dei laboratori di sartoria. Ma in Gran Bretagna, prima di noi, nessuno aveva allestito un laboratorio per un film.”
8 – Per il ruolo da protagonista, Kubrick inizialmente punta su Robert Redford, poi sceglie Ryan O’Neal, sino ad allora semisconosciuto.
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9 – Kubrick girò tutto Barry Lyndon senza ricorrere a luci artificiali. Fece arrivare sul set, a bordo di vari camion, una quantità impressionante di candele, perché voleva girare con la luce naturale. Per immortalarla, usò una pellicola speciale, ultrasensibile, fabbricata dalla Kodak. Ma soprattutto montò sulla sua cinepresa Mitchell un particolare obiettivo Zeiss Planar originariamente prodotto per la Nasa per fare foto dai satelliti.
10 – A guardare i numeri di lavorazione di Barry Lyndon, si toccano cifre da record: 300 giorni di riprese, dal giugno 1973 al settembre 1975; in totale circa 3 anni di lavorazione; 11 milioni di dollari di budget; una troupe di 170 persone; carrellate lentissime su un binario di 300 metri fatto costruire appositamente; addirittura fino a 4 giorni per girare una singola inquadratura.
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